Cerca nel blog

giovedì 5 gennaio 2012

Sprechi e ruberie nella P.A. . La denuncia del Sen. Mario Baldassarri.

 Mario Baldassarri e Franco Modigliani.


di A. Lalomia

Il Sen. Mario Baldassarri, nel corso di due recenti interviste 1 , ha fornito dati impressionanti sugli sprechi e sulla corruzione che esistono nella P.A. .
Sono cifre che in parte si conoscevano: in parte, appunto, perché l'entità del fenomeno rappresentato dall'economista di FLI è assolutamente spaventosa 2
Si tratta di uno scandalo dalle dimensioni colossali, da incubo: tra sprechi e illeciti di vario genere, lo Stato perde almeno una cinquantina di miliardi di € l'anno, soldi che potrebbero essere impiegati per sanare il debito pubblico  (senza imporre ulteriori sacrifici alle categorie meno fortunate)  e per ridare slancio all'economia.
A questo punto, però, sorge spontanea una domanda: come mai, di fronte a denunce così precise, che non lasciano spazio ad equivoci, gli organi competenti, a partire dalla Magistratura, finora non hanno agito  (a parte qualche raro caso) ?
In Italia non dovrebbe esistere l'obbligatorietà dell'azione penale ?
La risposta a questo interrogativo, forse, la dà lo stesso Sen. Baldassarri : "Perché il nodo è politico: significa tagliare il brodo di coltura di 300 mila persone che si nasconde e prospera nella zona grigia che sta tra politica, economia e affari.".
La situazione denunciata con vigore dal Sen. Baldassarri introduce inoltre pesanti ipoteche sull'operato del ministro della F.P. del precedente governo, il quale si vantava di aver moralizzato il settore, autorizzando verifiche che avrebbero dovuto impedire ogni tipo di reato e di sprechi.  Ha qualcosa da rispondere, questo ministro, o preferisce rimanere zitto e continuare a pensare che il vero problema della P.A. sono i fannulloni e i finti malati  (anche quelli che si recano sul posto di lavoro pur potendo rimanere a casa) ?

                                                                                    Mario Baldassarri commenta
                                                                                    il voto di fiducia al Governo Monti.
-----------------------------------



2  "Con Piero Giarda eravamo nella commissione tecnica della spesa pubblica 25 anni fa e già allora scoprimmo che una penna Bic poteva costare da 300 a 3000 lire. I veri costi della politica non sono negli stipendi o nel numero dei Parlamentari. Se impostassimo un taglio di metà dei loro stipendi e del numero di deputati e senatori risparmieremmo 450 milioni di euro all’anno. Invece ne buttiamo altrove 45 miliardi. Sono questi i costi della politica veri. " [...] "Ci sono 40-50 miliardi di euro rubati ogni anno attraverso specifiche voci della spesa pubblica. Se si ci limiterà a tagliare gli stipendi dei parlamentari senza agire su queste ruberie, i cittadini continueranno ad essere presi in giro."  ("La Stampa")